Il Culatello di Zibello nasce nella Bassa Parmense, in quella fascia di terra adagiata lungo la riva del Po. Il clima di questa zona si contraddistingue per i lunghi inverni freddi, umidi e nebbiosi, e le estati torride, calde e afose. 

Quest’alternanza climatica è l’elemento cruciale che favorisce la lenta maturazione del culatello, periodo durante il quale si sviluppano gli inconfondibili profumi e sapori che lo hanno reso celebre nel mondo come un capolavoro di gusto.

Ogni anno, poco più di 90.000 Culatelli di Zibello si possono fregiare della prestigiosa denominazione DOP; inoltre l’autentico Culatello di Zibello DOP viene prodotto esclusivamente in 8 località della provincia di Parma (fra queste Polesine Parmense, che ospita l’Antica Corte Pallavicina e le sue cantine, scrigno di Culatelli di Zibello Dop).

Proprio per rispettare l’unicità e le incredibili caratteristiche organolettiche di questo prodotto è importante seguire alcuni semplici ma cruciali avvertimenti nel taglio.

Anzitutto si toglie completamente lo spago, si lava avendo cura di inumidire completamente l’involucro, costituito dalla vescica, per poterlo togliere agevolmente. Quindi, si rifila la parte superficiale grassa ingiallita, mantenendo il grasso bianco e ripulendo la parte magra da eventuali muffe e parti scure.

Dopodiché, lo si avvolge in un canovaccio intriso di vino bianco secco, deponendolo con la parte magra verso il basso in una bacinella per almeno una giornata.

A questo punto, dopo tanta attesa, è finalmente giunto il momento della degustazione. Tagliato a fette molto sottili, il Culatello di Zibello DOP, come tutte le grandi ed autentiche bontà, è perfetto così com’è. Al massimo lo si può accompagnare con del pane casereccio e qualche ricciolo di burro.

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