Ogni anno in Italia lo spreco alimentare corrisponde a una perdita di 9,2 miliardi di euro, che si sommano ai 6,4 miliardi relativi agli sprechi di energia impiegata per produrre cibo. A livello globale, lo spreco alimentare ha raggiunto i 400 miliardi di dollari e, ancora oggi un terzo del cibo commestibile prodotto viene buttato via (1,3 miliardi di tonnellate all’anno).
Tra i cibi che vengono maggiormente sprecati, il primo posto è occupato da frutta e verdura, seguito da pesce, cereali, carne e, al quinto posto, formaggi e prodotti caseari.
Esistono inoltre due tipologie di indici che misurano due fasi in cui il cibo viene perso o sprecato. Il primo è l’Idice di perdita di cibo (food loss index), riguarda i prodotti scartati prima ancora di essere commercializzati; Il secondo invece è l’indice di spreco alimentare (food waste index), che riguarda gli alimenti che vengono sprecati quando raggiungono le fasi finali della catena dell’approvvigionamento.
Appare chiaro che lo spreco di cibo avviene sia nelle prime fasi della filiera, fino alle case dei consumatori finali, il cui spreco settimanale è stimato essere in aumento. Sorge spontanea quindi la domanda di come potere ridurre gli scarti nella nostra quotidianità. Sono molti, per esempio, gli alimenti che consumiamo solo parzialmente e che invece potrebbero essere utilizzati nella loro interezza. Ecco tre consigli pratici:
1) Parmigiano Reggiano e Grana Padano: ebbene sì, in questi formaggi non è solo la pasta ad essere commestibile, ma anche la crosta! Dopo essere stata pulita sulla superficie esterna, può essere fusa su piastra o in microonde, oppure cotta in minestroni e zuppe per insaporire il piatto.
2) Togli il grasso dal Prosciutto Crudo? Non farlo! Contiene acidi grassi essenziali per lo sviluppo del sistema nervoso e immunitario, per la crescita e per contrastare l’insorgere di malattie. È ottimo anche per rendere più goloso un sugo o il brodo di carne.
3) Muffe sulle croste dei formaggi: spesso si pensa che un formaggio ammuffito sia da scartare; invece, è proprio il sintomo di genuinità e naturalità del prodotto. La muffa sulla crosta può quindi essere facilmente rimossa con l’ausilio di una spazzola oppure un panno asciutto. Guarda il video per approfondire!
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