La zucca (o “cucurbita”)
è uno dei simboli dell’autunno, ma è anche un alimento dalle origini antiche e una pianta dalla grande ricchezza varietale. In questo articolo esploriamo le tappe storiche della sua diffusione, le specie più comuni, e come scegliere quelle migliori per l’uso in cucina in Italia.
Origini e diffusione
Le prime coltivazioni di zucche commestibili risalgono alle civiltà precolombiane: Maya e Aztechi usavano i semi come snack e coltivavano le zucche già da tempi remoti.
Da lì, la pianta si diffuse in Europa dopo la scoperta delle Americhe, venendo adattata nei vari contesti climatici e dando origine a moltissime varietà locali.
In Italia, la zucca ha trovato terreno fertile e numerose varietà tradizionali: ad esempio la “zucca lunga napoletana” (Campania) è nota per il suo uso in cucina locale e per le sue caratteristiche di polpa tenera e sapore delicato.
In epoca romana, la “cucurbita” era nota, ma le varietà allora coltivate avevano caratteristiche diverse (forme, colori tenui) rispetto alle zucche moderne.
Specie e varietà
Il genere Cucurbita comprende decine di specie e varietà, molte delle quali commestibili. In Italia e in Europa le specie più diffuse sono:
Cucurbita maxima — comprende le zucche grandi, tondeggianti, spesso usate per ripieno, vellutate, o arrosto.
Cucurbita pepo — include quelle tipo “zucca da orto” e alcune varietà di zucche decorative.
Cucurbita moschata — spesso definita “zucca muschiata”, con polpa saporita e consistente, molto apprezzata in cucina.
Si stima che esistano oltre 800 varietà in tutto il mondo, molte delle quali locali e poco note al grande pubblico.
Come scegliere la zucca migliore
Ecco alcuni criteri utili per selezionare zucche da utilizzare in cucina:
Peso e compattezza – una buona zucca deve essere ben soda, con la scorza dura e senza parti molli o ammaccature.
Colore e uniformità – le varietà commestibili mostrano colorazioni vive (giallo, arancio), ma attenzione che non abbiano macchie scure estese.
Peduncolo (gambo) – se presente e ben aderente, aiuta la conservazione.
Stagionalità – la zucca matura in autunno ma ben conservata può durare diversi mesi in luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce.
La zucca è molto più di un ornamento stagionale: è il frutto di secoli di selezione e di adattamento agricolo, con varietà specifiche adatte a usi diversi. Conoscere le specie e saper scegliere il frutto giusto è il primo passo per valorizzarla a tavola.