Dal campo alla forma: come nasce il Parmigiano Reggiano del Gonfo

Ogni giorno, all’alba, il viaggio del Parmigiano Reggiano del Gonfo comincia tra i campi fertili della bassa pianura mantovana.

È qui che il latte prende vita, grazie al lavoro delle 23 aziende agricole socie della cooperativa.

 

 

Il latte, anima del formaggio

Le vacche, principalmente di razza Frisona italiana, si nutrono di foraggi coltivati entro i confini aziendali, nel pieno rispetto del disciplinare del Parmigiano Reggiano.

Questo legame stretto tra allevamento e territorio garantisce un latte ricco, profumato e naturalmente privo di additivi: l’ingrediente essenziale per un formaggio di qualità superiore.

 

 

La trasformazione: arte e precisione

Ogni mattina il latte arriva fresco al caseificio e viene lavorato entro poche ore.

Nelle grandi caldere di rame, il casaro aggiunge solo caglio naturale e sale, ripetendo gesti antichi tramandati da generazioni.

Il latte si trasforma lentamente, in un equilibrio perfetto di temperatura, manualità e sensibilità artigiana.

Dopo la formatura e la salatura, le forme vengono trasferite nei magazzini di stagionatura, dove il tempo diventa il vero maestro.

Mese dopo mese, il Parmigiano Reggiano sviluppa aromi complessi, note di frutta secca, fieno e burro, fino a raggiungere la sua inconfondibile identità.

 

 

Un prodotto vivo

Ogni forma è unica, frutto dell’incontro tra natura e sapere umano.

È per questo che, anche se la tecnologia ha migliorato i processi, il mestiere del casaro resta immutato: un’arte di precisione e pazienza che custodisce l’anima autentica del Parmigiano Reggiano.

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